Ma che serve essere artisti
in un mondo
di sciocchi sciroppi di poco valore
venduti a caro prezzo
previa incessante campagna
pubblicitaria
presso i potentissimi apparati
di diffusione audiovisiva?

Non si possono vendere
grumi di merda secca
facendo credere
che siano tartufi
solo perché ai principianti
può sembrare che entrambi 
abbiano lo stesso odore.

Arte è prendere per le corna
il toro degli istinti e dell'inconscio
per domarlo e trasformarlo
con ardite manipolazioni 
di ingegneria genetica
in un possente stallone
che si faccia cavalcare
in piena libertà
nello sterminato prato della fantasia.

Non si possono vendere
grumi di merda secca
facendo credere
che siano tartufi
solo perché ai principianti
può sembrare che entrambi 
abbiano lo stesso odore.

E anche se
parlar da grandi idealisti
fa bene al cuore
ma alla fin fine 
per comprare il pane
ci vogliono le palanche,
a ben guardare
si potrebbe urlare ad alta voce
che nessuna cosa che sia Arte 
debba essere venduta,
perché l'Arte va regalata
a chiunque la richieda,
perché l'Arte è un bene
che non si può possedere
come una merce,
perché l'Arte si è
e non l'Arte si ha,
perché l'Arte è di tutti,
anche se l'addestramento
alla monocultura della scemenza
che scorre in TV
ti insegna solo
a sputarle addosso.