Figli tecnologici
di uno pseudo mondo
allevati a forza
di omogeneizzati e televisione,
figlie sovracresciute in fretta
guidate da un mercato
che vi invita ad adeguarvi al sistema,
per cui l'unica occasione che avete
per guardare un po' più in là
nel corso delle vostre esistenze
è quando indossate le zeppe
(sai com'è).
In una parola:
truzzi.
E truzzi di tutto il mondo unitevi.
E sparatevi.
In una parola:
truzzi out.
Ma come fate,
ogni volta che vi trovate
di fronte ad uno specchio
e vi guardate dritto negli occhi
a non cadere in depressione?
Ma come fate
a sottostare a questa vostra
non cultura, a questa vostra
non esistenza, alla coatteria
delle vostre cogitazioni?
Aridi,
vi sentite trendy, ganzi,
in, alla moda, elettrici,
fighi, furbi, svegli
e invece siete solo poveri illusi che vivono
ai margini dell'infinito orizzonte
che è la libertà.
(quella vera intendo:
la libertà dei pensieri)
RIT: Truzzi siete,
truzzi non siete nati
ma truzzi morirete
se non sarete capaci
di capire l'assurdità delle vostre esistenze.
Gongoloni non cresciuti,
truzzi out vi dico e mi fate compassione,
truzzi out vi dico e non vi invidio,
truzzi out vi dico e ora basta,
truzzi out, out, out,
truzzi out, truzzi out, truzzi out
E io parlo e sentenzio,
ma ciò non toglie
che quel gran pezzo di fica
che ho conosciuto ieri sera
sì era truzza,
ma ci dava di lingua
nel fare le bocche
da far apparire casta donzella
anche la più esperta Kamasutrologa.
Santiddio che goduria:
credo che in fondo in fondo
me ne sono innamorato.
Bastarda a volte è la potenza dell'amore,
l'unico linguaggio veramente universale,
anche quando non vorresti.
RIT: Truzzi siete,
truzzi non siete nati
ma truzzi morirete
se non sarete capaci
di capire l'assurdità delle vostre esistenze.
RIT: Truzzi siete,
truzzi non siete nati
ma truzzi morirete
se non sarete capaci
di capire l'assurdità delle vostre esistenze.
Spero solo di non diventarlo anch'io.